
Padre che sei nei cieli,
la fede che ci hai donato
nel tuo figlio Gesù Cristo, nostro fratello,
e la fiamma di carità
effusa nei nostri cuori dallo Spirito Santo,
ridestino in noi, la beata speranza
per l’avvento del tuo Regno.
La tua grazia ci trasformi
in coltivatori operosi dei semi evangelici
che lievitino l’umanità e il cosmo
nell’attesa fiduciosa
dei cieli nuovi e della terra nuova,
quando vinte le potenze del Male,
si manifesterà per sempre la tua gloria.
La grazia del Giubileo
ravvivi in noi Pellegrini di Speranza,
l’anelito verso i beni celesti
e riversi sul mondo intero
la gioia e la pace
del nostro Redentore.
A te Dio benedetto in eterno
sia lode e gloria nei secoli.
Amen.

Per il cammino di Quaresima nell’anno del Giubileo 2025, la proposta è quella di tornare alla Sacra Scrittura e di lasciar risuonare nel cuore queste parole di Papa Francesco:
«Noi, che abbiamo cercato rifugio in lui, abbiamo un forte incoraggiamento ad afferrarci saldamente alla speranza che ci è proposta.
In essa infatti abbiamo come un’àncora sicura e salda per la nostra vita: essa entra fino al di là del velo del santuario, dove Gesù è entrato come precursore per noi» (Eb 6,18-20). È un invito forte a non perdere mai la speranza che ci è stata donata, a tenerla stretta trovando rifugio in Dio.” (Francesco, Spes Non Confundit, n. 25)
Il titolo scelto per il cammino quaresimale: “Ancorati al tuo Amore” evoca il simbolo dell’Ancora, un’immagine che ci aiuterà a “comprendere la stabilità e la sicurezza che, in mezzo alle acque agitate della vita, possediamo se ci affidiamo al Signore Gesù” (SnC, n.25). Il tema sarà declinato facendo riferimento alle Sacre Scritture e al Vangelo del Mercoledì delle Ceneri e delle domeniche di Quaresima, mettendo in luce sei diversi aspetti dell’Amore di Dio che dona Speranza.
Da questi sei modi diversi di essere “Ancorati” all’Amore di Dio, tracce e strumenti per accompagnare la comunità cristiana, i ragazzi, gli adulti, le famiglie, nel cammino verso la Pasqua di questo Anno Santo 2025.

O Signore,
questo è il tempo del deserto.
Anche noi con te, siamo attratti
verso le dune del silenzio,
per riscoprire l’orizzonte
del nostro mondo interiore
e spezzare il pane della Parola,
che sazia la nostra fame
e dona vigore nei giorni di lotta.
Questo è il tempo del pane spezzato
sulla stessa mensa con altri fratelli,
come viatico che fortifica
la nostra coscienza di figli.
Questo è il tempo del tuo perdono
nella gioia di una libertà ritrovata
sui ruderi delle nostre schiavitù.
Donaci, o Signore,
di non sciupare i giorni di luce
che tu dipani per noi:
liberaci dalla febbre dell’evasione
per tuffarci nella limpida corrente
della tuo amore che rigenera
e ci fa essere creature pasquali.