Affrettiamoci ad amare gli uomini

Memoria di tutti fedeli defunti
Gv 6,37-40
Gesù disse alla folla: «Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato».

Affrettiamoci ad amare gli uomini
vanno via così in fretta
e si lasciano dietro scarpe
e un telefono muto
solo le cose dappoco
si trascinano come una mucca
le più importanti sono così veloci
che d’un tratto accadono
poi silenzio ordinario dunque
del tutto insopportabile
come una purezza nata
semplicemente dalla disperazione
quando pensiamo a qualcuno
restandone senza
Non essere certo di avere tempo
ché la certezza incerta
ci toglie la sensibilità
così come ogni felicità
viene contemporaneamente
come il pathos e l’humour
come due passioni
sempre più deboli di una
così in fretta se ne vanno
come il tordo tacciono in luglio
come un suono un po’ sgraziato
o come un inchino secco
per vedere davvero chiudono gli occhi
sebbene sia un rischio più grande
nascere che morire
amiamo ancora troppo poco
e sempre troppo tardi
Affrettiamoci ad amare gli altri
così presto se ne vanno
e quelli che non se ne vanno
non sempre torneranno
e non si sa mai parlando di amore
se il primo sia l’ultimo
o l’ultimo il primo.
(Jan Twardowski)

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