Nell’accesa diatriba tra i farisei e Gesù, a seguito della guarigione del giorno di sabato sentita ieri, Giovanni annota che Gesù violava il sabato e chiamava Dio suo padre, facendosi uguale a Dio. Ce lo scordiamo, alle volte, del fatto che Gesù è stato ucciso a causa di questa supponenza, di questa arrogante pretesa. Conosco delle persone che si fermano all’umanità di Gesù, che ne ammirano la forza interiore, la coerenza, la serenità, la predicazione ma che considerano un’invenzione maldestra della Chiesa il fatto di avere divinizzato un grande personaggio della storia. Beh, amici, leggendo i vangeli possiamo affermare con certezza che – secondo i testimoni del tempo – Gesù in più di un’occasione ha agito e parlato identificandosi con Dio, cosa tanto più sconcertante perché avvenuta in seno ad un popolo che faceva dell’unicità e dell’alterità di Dio la propria gelosa peculiarità. Io credo che un grande uomo che si prende per Dio sia un povero pazzo. O che – invece – sia veramente ciò che dice di essere…
O Dio onnipotente ed eterno,
che hai dato come modello agli uomini il Cristo tuo Figlio,
fa’ che abbiamo sempre presente
il grande insegnamento della sua passione,
per partecipare alla gloria della risurrezione.