Giuseppe, l’uomo giusto

Giuseppe, lo sposo di Maria, era un uomo giusto. (Mt 1,19)

Maria accoglie senza riserve la visita di Dio e l’annuncio della maternità. Eppure, agli occhi di tutti, a causa del figlio che porterà in grembo senza essere ancora sposata, sarebbe stata certamente considerata un’adultera, e quindi, secondo la legge, avrebbe potuto rischiare di essere lapidata o ripudiata dal suo promesso sposo. E Giuseppe, che ha amato Maria, le ha dato fiducia, e l’ha sognata, desiderata ed attesa come sposa e madre dei suoi figli, come ha potuto affrontare e superare il dolore, il disagio e l’imbarazzo per questa gravidanza inspiegabile? Per questa giovane coppia è stato davvero un tempo di prova, segnato da tanti perché… che Maria ha gestito con dignità e Giuseppe con discrezione, prudenza, chiaroveggenza e finezza! Atteggiamenti che Dio ha premiato, restituendo loro serenità e prospettive di futuro. Cosi Giuseppe, uomo giusto, retto, delicato e gratuito nell’amore, diventa per questo l’uomo giusto per Maria, e condivide con la sua sposa il fascino della verginità, entrambi attratti irresistibilmente dall’assoluto di Dio. Diventa anche il padre giusto per Gesù, allenandosi con agilità interiore allo stile imprevedibile di questo figlio che fin da piccolo spiazzerà i genitori per il mistero dirompente del suo essere vero Dio e vero uomo. La visita di Dio ha dunque segnato e forgiato la vita di questa giovane coppia. Non cè stato contrasto tra i loro desideri e il progetto di Dio, ma la fatica dell’assimilarsi al mistero. Un mistero che bussa anche nell’intimità delle nostre case, e c’inquieta, facendosi talvolta sconvolgente..

Rispondiamo a Dio in ogni situazione della vita e cerchiamo sempre la sua volontà, accogliendo con serena sottomissione gli eventi favorevoli o tristi e facendo il bene “con cura, spesso e con prontezza”.
non come coloro che “mangiano senza gusto, dormono senza riposare, ridono senza gioia, si trascinano invece di camminare”.

Maria, tu che sei stata segnata
dall’inedito di Dio
e hai perseverato insieme con Giuseppe
nella notte della prova,
fa’ che possiamo orientare al Signore
le energie della nostra intelligenza,
volontà, affettività
per crescere ed annunciare con la vita
la durevole gioia dell’amore autentico e disinteressato.

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