Magnificat: Maria con questa parola vuol indicare il contenuto del suo cantico: lodare la grande opera di Dio per rafforzare la nostra fede, consolare gli umili e scuotere tutti i potenti della terra. Ma cosa significa “magnificare”? “Far grande”, “tenere in gran conto”, vuol dire: “io magnifico Dio, apro lo spazio al Signore, l’anima mia non è che una testimonianza viva della sua grandezza smisurata. Dio, certo, non ha bisogno in se stesso che noi lo ‘facciamo grande’ Siamo noi che, nel nostro cuore, abbiamo bisogno di tenerlo in gran conto, noi che possiamo rimpicciolirlo e ridurlo, oppure possiamo aprirci allo stupore, alla lode, alla contemplazione della grandezza del suo amore infinito. Maria, dunque, fa grande Dio nella sua vita e scioglie il suo cantico di lode perché lo coglie come Signore che irrompe nella sua esistenza povera e infeconda, trasfigurandola, e si manifesta come Amore infinito, Onnipotenza che salva e trionfa vittoriosa sul male. Facciamoci dunque un’idea grande di Dio, attingendo al tesoro della rivelazione che ci viene dalle Scritture e dalle meraviglie operate da Lui nella storia! Capita infatti che lo rimpiccioliamo e lo deformiamo riducendolo a nostra immagine e somiglianza. Ci facciamo l’idea di un dio severo, vendicativo, pronto a punirci severamente, a bacchettarci o a ritirarsi da noi se sbagliamo, e verso di lui coviamo un sordo rancore; oppure ci creiamo l’immagine di un dio indifferente al male e al dolore presente nel mondo; o addirittura ci trastulliamo nell’idea un dio bonaccione che passa sopra a tutte le nostre magagne senza battere ciglio.
Lasciamo emergere i fatti positivi della nostra vita in cui abbiamo percepito l’azione di Dio che ha operato avvalendosi della nostra povertà.
Insegnaci, Maria,
a magnificare Dio
nella nostra vita,
coltivando lo stupore e la lode,
la conoscenza di Lui
e la riconoscenza
per le meraviglie
operate dalla sua infinita
misericordia.