È di un Dio sorprendente che ci parla Maria. Di un Dio che ha operato segni e prodigi, il cui braccio è potente, forte la sua mano, ha dato prova della sua potenza ed alta è la sua destra. Cresciuta secondo la fede del popolo ebraico, Maria aveva imparato a conoscere e far memoria degli eventi della liberazione dei figli d’Israele dalla schiavitù dell’Egitto ed ogni anno con la famiglia celebrava la Pasqua per rendere grazie al Signore, che con il suo braccio aveva abbattuto la potenza del faraone egiziano. Ora, cantare a colui che ha spiegato la potenza del suo braccio, per Maria voleva dire annunciare la vittoria definitiva di Dio. Come dire: “Colui che ci ha salvato una volta con la sua destra, ora ci salva per sempre! Quello che ha fatto nell’Esodo, ora lo porta a compimento in Gesù, che il mio grembo ha accolto come figlio, Messia e Signore”. La potenza di Dio è diversa dalla nostra, che è invece molto spesso ‘prepotenza’ che domina, schiaccia, impone, decide per tutti senza rispetto per nessuno. Come dire: c’è la potenza di Dio e quella del faraone, che si combattono in noi. Siamo un po’ come quel campo di cui parla Gesù, dove sono mischiati grano e zizzania. A noi l’impegno di lasciarci convertire dalla potenza di Dio, che si rivela in pienezza nello scandalo della croce, facendolo attraverso scelte precise, prima fra tutte quella di collocare l’albero della croce al centro del giardino dove Dio ci ha posti, guardando ad essa con speranza ed entusiasmo. E poi… avere il coraggio di non salire sul carro dei potenti di turno!
“Il cristiano che cerca potere per sé finisce nella spirale dei potenti e perde Cristo” Scuotiamoci di dosso la polvere dell’arrivismo e della pretesa superiorità sugli altri, rimanendo con fedeltà sotto la croce, come Maria.
Donaci, o Maria,
di celebrare con la nostra vita
la potenza di Dio,
che salva e dona la vita,
rinunciando con forza
alla potenza del faraone
che combatte in noi
contro il desiderio di stare
sotto la croce con te,
colmi di speranza nella forza che ci viene
dalla morte e risurrezione del Figlio tuo Gesù.