La memoria Dio

Fedele nella sua misericordia, ha risollevato il suo popolo, Israele. (Lc 1,54

Lungo tutto l’arco della storia della salvezza c’è la fedeltà da parte di Dio, il ‘ricordarsi’ della sua misericordia. Nella Bibbia, questo verbo è usato sia per evocare la fedeltà e la misericordia di Dio, sia per raccontare la fede di Israele che ricorda l’esperienza del gratuito soccorso di Jahvè, salvatore e liberatore, a motivo del quale deve aderire all’alleanza convertendosi. Che Dio si ricordi della sua misericordia, non ci sono dubbi. la sua fedeltà dura in eterno, nonostante le nostre infedeltà. Israele, e in Israele ogni uomo, è e sarà sempre quel fanciullo che Dio accoglie tra le sue braccia con tenerezza dolcissima e struggente. E noi ci ‘ricordiamo’ di Dio? …ecco il punto! Ricordarsi di Dio significa annunciarlo, celebrarlo, credere, essergli fedele, ubbidire, convertirsi, cambiar vita, lodarlo, celebrarlo, confessare il suo nome, finché abbiamo vita. Maria ha fatto tutto questo, in un crescendo di stupore, passione e apertura al futuro. Potremmo sentire dalla sua bocca queste parole: “Dio ha fatto dei miei giorni un tempo di stupore, della mia vita un luogo di prodigi”. E qui, in questa capacità di generare attivamente il futuro facendoci largo nel presente con zelo per il regno, sta anche la qualità del nostro canto. Ovvero, il nostro Magnificat!
Coltiviamo la coscienza e l’interiorità, imparando a ‘ricordarci’ di Dio che bussa alla nostra porta. “Allora noi gli apriremo e lo guarderemo, gli racconteremo le stagioni della nostra vita e penetreremo nella sua luce, ascolteremo le sue parole e con lui costruiremo un’altra terra” (C. Singer).

Maria,
fa’ che per ogni uomo
si spalanchino le porte
del ‘ricordo’ di Dio,
delle sue opere,
della sua fedele misericordia,
affinché il cuore fragile
di questa nostra umanità ferita
sia consolato e sostenuto
dalla tenerezza struggente
del suo Amore.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *