Gratitudine

Così aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e ai suoi discendenti… (Lc 1,55)

Siamo alla conclusione del cantico di Maria con il messaggio centrale del Magnificat: ciò che Dio aveva promesso ad Abramo e ai suoi discendenti si è compiuto con la concezione verginale di Gesù. Dio è fedele: si ricorda perennemente dell’alleanza fatta con Abramo. Qui tutta la storia della salvezza si tende come un arco: da un capo c’è Abramo, dall’altro c’è Maria. È bello ricordare qui “i nostri padri” In fondo, la fede è la prima eredità che passa di generazione in generazione. È come un gioiello di famiglia, il cui valore è legato al ricordo dei genitori, dei nonni, degli antenati, che ne hanno goduto per un tempo limitato e poi ne hanno fatto dono, lasciando in quel gioiello un segno della loro storia personale. È tempo, dunque, di gratitudine. Ognuno si volti indietro e ricordi quelle figure esemplari che sono state riferimento saldo per la fede: genitori, catechisti, maestri, padrini, amici, vicini di casa. In famiglia o in parrocchia, c’è stato sicuramente qualcuno che è stato come “Abramo” per noi, che si è mosso per primo, con audacia, lungo le vie di Dio, e poi ci ha fatto strada, ci ha aiutato a capire i segni della Provvidenza, ad entrare nel dinamismo della nostra vocazione, qualunque essa sia stata. È grazie alla loro testimonianza di fede, speranza e carità, che noi oggi con fierezza facciamo la nostra professione di fede!
Diveniamo, a nostra volta, padri e madri nella fede per quanti ci sono stati affidati dal Signore. A loro trasmettiamo con la vita il credo che professiamo nella gioia. Ascoltiamoli con premura, interveniamo con paternità e senza paternalismi. Aiutiamoli soprattutto a collocare la loro esistenza con docilità sotto l’azione illuminante dello Spirito Santo, perché sappiano scoprire il progetto di Dio sulla loro vita.

Maria, madre e maestra nella fede,
suscita sempre attorno a noi
madri e padri nello spirito
che sappiano testimoniare la loro fede.
Ti affidiamo soprattutto il cammino di fede
delle nostre famiglie,
perché siano modello di comunione e di speranza,
che scaturisce da Te e a Te conduce.
Vivano le beatitudini del regno con gioia contagiosa!

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