Di notte…

Mentre era a mensa con i suoi discepoli, Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà».

Gesù è profondamente turbato! In Giovanni il turbamento di Gesù è connesso alla presenza di Satana nella morte. Il tradimento viene proprio da uno dei discepoli. Giuda, che lo avevano seguito sin dall’inizio della sua missione e aveva ricevuto potere sui demoni, riceve il boccone intinto nel piatto comune, eppure: “Satana entrò in lui”. Ed “era notte”, precisa l’evangelista che ci offre non solo un’informazione cronologica, ma anche psicologica. Sant’Agostino commenta: “Anche colui che era uscito di notte era notte”. È la notte in cui Gesù consegna il suo corpo come pane, è la notte infida del male, delle tenebre che occultano la luce. Gesù non si sottrae alla paura e all’angoscia, ma dice a Giuda di “fare presto”. L’ora della morte è l’ora della glorificazione del Figlio dell’uomo. Il piano divino di salvezza sta per compiersi, la redenzione è già in atto, la vittoria sul male e sul peccato troverà il suo sigillo nell’ascensione al cielo. Il tutto suona come un addio, ma poi lo stesso Gesù dirà: “Vado a prepararvi un posto”. L’impazienza di Pietro è frenata dalla dichiarazione della sua fragilità: “…in verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte”.

Signore, tu che porti la salvezza
fino agli estremi confini della nostra umanità,
suscita nel mio cuore turbato
il coraggio di vivere da amico fedele e non tradirti mai.
Amen.

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