XXIX Domenica del Tempo Ordinario, anno A
Mt 22,15-21
Gesù disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».
Raccolto nel mio silenzio
apro il palmo della mia mano
vedo l’iscrizione:
io appartengo al Signore!
Sono qui,
impigliato in un tessuto di doni,
doni di cielo e di terra.
Ho ricevuto moltissimo,
ho restituito quasi niente.
Insegnami a ridonare:
briciole di pane e briciole di te;
il tuo profumo,
la tua onda di luce,
il tuo sorriso dentro la bellezza delle cose,
lettere d’amore per me.
Tu, parola che non tace,
sorgente che non muta,
sole che mai tramonta.
(Ermes Ronchi)