Dalla nostra

In quel tempo, Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle rimasero meravigliate”.

Si parla poco e male del demonio. In questi nostri tempi confusi abbiamo abbandonato l’approccio misurato e prudente della scrittura per fare spazio ad una visione ossessiva e squilibrata del male. Esiste il demonio, certo, e Gesù ne è ben consapevole. Ma non è quell’eroe tragico e interessante che ci viene presentato da una letteratura e una cinematografia scadente. Il demonio è colui che divide e che ci inganna, che ci fa credere che Dio è un concorrente, non un alleato. Gesù viene accusato di compiere miracoli mediante un potere oscuro. Davanti a questa accusa così risibile, trova la forza di argomentare: per quale misteriosa ragione il demonio dovrebbe liberare gli indemoniati? La lezione che ci giunge da questa pagina è che dobbiamo vegliare su noi stessi: non è necessario essere indemoniati per allontanarsi da Dio! Lasciamo il demonio e le tentazioni ai santi, siamo capaci da soli a rovinare la nostra vita interiore… Ma, se vogliamo, abbiamo un uomo forte che vigila alle porte del nostro cuore e della nostra coscienza: il signore Gesù che ha definitivamente sconfitto l’avversario. In lui confidiamo.

Signore, come un Padre provvidente
tu sei sempre accanto a me.
Ti prego, un solo tuo dito mi basta
per sentirmi sostenuto
e ricominciare a camminare con te.

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