Questione di sguardi

Dio ha guardato a me, alla sua povera serva. (Lc 1,48)

Maria avrebbe potuto mandare liberamente all’aria il progetto di Dio. Ma non l’ha fatto perché si è sentita “guardata” da Dio. È in questo sguardo di Dio il segreto del sì di Maria, in quegli occhi di Dio che s’incarneranno nello sguardo di Gesù. Chi di noi non ha subìto il fascino di quel “fissatolo, lo amò”, che ha scaldato per un attimo il cuore del giovane ricco che chiedeva a Gesù cosa dovesse fare della sua vita? Quando ti lasci guardare da Dio, la tua vita ne viene trasformata, e non riesci più a sottrarti al suo sguardo penetrante che t’avvolge e ti sconvolge, mentre t’innamora e ti seduce. E per questo amore spazzi via tutto ciò che t’impedisce di corrergli dietro: lacci, catene, nostalgie, rimpianti. Occorre dunque lasciarsi incontrare dallo sguardo di Dio che continua a costruire in noi la sua storia di amore, amicizia, dialogo, gioia, salvezza. E in questo incrociarsi di sguardi, imparare ad ascoltare, accogliere, rispondere alla sua grazia. Ovvero: ascoltare, accogliere e rispondere a Cristo.
Rimaniamo sotto lo sguardo di Dio che ci rivela chi siamo, ci fa uscire allo scoperto, ci chiede qualcosa e ci invita, ci attira e ci dà la voglia di stargli dietro, come è stato per Maria.

Maria,
tu che hai fissato
il tuo sguardo
sullo sguardo del Figlio tuo,
lasciandoti coinvolgere
dal suo desiderio
di salvare il mondo,
fa’ che, purificati
da ogni seduzione del male,
i nostri occhi
sappiano incrociare
lo sguardo di Gesù,
sorgente di amore e gratuità,
per condividere con lui
la passione e la gloria.

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